L’intervento tempestivo dei carabinieri di alatri ha evitato un dramma in una famiglia della zona. Una donna vittima di maltrattamenti, da tempo sottoposta a violenze fisiche e psicologiche da parte del compagno, è stata liberata da una situazione di pericolo imminente. La pronta segnalazione al 112 ha permesso ai militari di agire subito, fermando l’uomo e mettendo in salvo la donna.
La situazione di violenza abituale e le prime denunce
La convivenza tra la donna e il suo compagno, un trentunenne di torre cajetani, era caratterizzata da continui episodi di maltrattamenti. Già in passato lui aveva mostrato atteggiamenti violenti: insulti, minacce e aggressioni che si erano tradotte anche in ferite. Qualche giorno prima dell’ultima azione dei carabinieri, l’uomo era stato denunciato e sottoposto alle misure previste dal “codice rosso” per lesioni personali aggravate. La donna era stata medicata al pronto soccorso con una prognosi di 25 giorni.
Nonostante i tentativi di porre fine alle violenze attraverso le vie legali, l’uomo ha continuato ad agire contro la compagna. La situazione era rimasta sotto osservazione, ma non era ancora arrivata una soluzione definitiva. Questo contesto ha reso ancora più urgente un intervento capillare e risoluto da parte delle forze dell’ordine.
Il nuovo intervento e il recupero
L’ultimo episodio è scattato quando i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di alatri, assistiti da colleghi delle stazioni di trevi nel lazio e filettino, hanno ricevuto un allarme da una vicina o da un vicino di casa. Giunti rapidamente sulla scena, i militari hanno trovato l’uomo in stato confusionale. L’uomo si oppose con forza all’accesso in casa, spintonando gli agenti per impedirgli di entrare.
I carabinieri però hanno forzato l’ingresso temendo per la sicurezza della donna, che non si era fatta vedere all’arrivo delle pattuglie. All’interno dell’abitazione hanno scoperto la vittima rannicchiata sotto a un letto, in evidente stato di agitazione e paura. Una volta rassicurata dalla presenza dei militari, la donna si è lasciata andare a un pianto che ha liberato tutta la tensione accumulata.
Ha raccontato le ultime aggressioni subite, col compagno che continuava a minacciarla di morte anche in quel momento. Le testimonianze raccolte sul posto hanno confermato il quadro di maltrattamenti gravi e reiterati.
L’arresto e le misure successive per la coppia
Dopo aver messo in sicurezza la donna, gli agenti l’hanno accompagnata al pronto soccorso per accertamenti medici. Parallelamente, l’uomo è stato portato negli uffici della compagnia di alatri per l’interrogatorio e le formalità di legge. L’autorità giudiziaria ha disposto l’arresto del trentunenne, che in seguito è stato trasferito ai domiciliari in attesa del processo per direttissima.
La donna è stata invece trasferita in una struttura protetta, lontano dall’abitazione e dal compagno violento. Questa soluzione mira a garantire la sua tutela e a consentire un percorso di sostegno e protezione.
L’intervento ha fermato un’escalation di violenze che si ripeteva da tempo, dimostrando come la presenza e la prontezza delle forze dell’ordine rimangono elementi fondamentali nelle delicate vicende di maltrattamento familiare. Altri provvedimenti giudiziari potrebbero seguire nelle prossime settimane in base agli sviluppi investigativi.