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Diego De Silva trionfa al premio letterario Viareggio-Rèpaci con “I titoli di coda di una vita insieme”

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La 96esima edizione del premio letterario viareggio-rèpaci ha incoronato Diego De Silva come vincitore nella categoria narrativa con il romanzo “I titoli di coda di una vita insieme” pubblicato da einaudi. La cerimonia si è svolta nella serata del 26 luglio in piazza Mazzini a viareggio, coinvolgendo un pubblico numeroso e appassionato. Il riconoscimento, tra i più prestigiosi nel panorama letterario italiano, premia quest’anno un’opera che affronta con delicatezza ma altresì intensità le sfumature dell’amore e della sua fine.

Il romanzo di diego de silva e la motivazione della giuria

Nel romanzo vincitore, Diego De Silva usa la sua caratteristica ironia come lente per esplorare temi profondi e universali. La giuria, presieduta da Paolo Mieli, ha sottolineato come il libro, attraverso i personaggi Fosco e Alice, riesca a svelare gli intrecci di speranze, delusioni e gioie dimenticate. Il racconto è costruito intorno al momento cruciale della fine di un rapporto d’amore, capace di mettere in evidenza il groviglio di emozioni che accompagnano questo passaggio difficile e complesso.

Stile narrativo e contenuti emotivi

La capacità di De Silva è stata quella di navigare tra elementi quotidiani e riflessioni intime senza mai perdere il tono leggero e accessibile che contraddistingue tutta la sua produzione. La scrittura si mostra precisa e coinvolgente, mostrando frammenti di vita vissuta che danno al romanzo una forte carica emotiva. La giuria ha apprezzato inoltre la forza con cui l’autore ha articolato voci diverse, portandole in dialogo tra loro per sondare il senso di una relazione ormai al tramonto.

La reazione di diego de silva e il rapporto con il premio

Diego De Silva ha accolto la notizia con emozione palpabile, anche se ormai conosce bene le dinamiche del premio viareggio-rèpaci. Era infatti già arrivato in finale nel 2001, quand’era un autore esordiente. Ora, dopo venticinque anni e quattordici libri pubblicati, riconosce che quell’emozione non si è affievolita.

Il legame con questo premio ha un valore particolare per De Silva, perché richiama alla memoria un passato lontano ma significativo. Con “I titoli di coda di una vita insieme” l’autore ha messo nero su bianco un racconto che, più di altri, porta dentro esperienze personali e ricordi. “Questa condivisione con il proprio vissuto aggiunge una forza autentica all’opera,” rendendo la vittoria ancora più significativa.

Il riconoscimento rappresenta dunque per De Silva un punto di svolta, non solo per la carriera, ma anche come celebrazione di un percorso letterario lungo e costellato di tappe importanti. Il premio assicura a questo romanzo una visibilità che potrà arrivare a un largo pubblico, valorizzando ulteriormente il lavoro dell’autore.

Gli altri protagonisti della serata di premiazione

La serata del 26 luglio ha visto alternarsi sul palco di piazza Mazzini altri finalisti e vincitori delle diverse categorie. La giornalista del Tg1 Monia Venturini ha condotto l’evento affiancata da Riccardo Rossi, la cui ironia è stata ben accolta dal pubblico.

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Tra i finalisti per la narrativa erano presenti Dario Buzzolan, con il libro “Baracca e Burattini” edito da mondadori, e Massimiliano Governi con “Il pronipote di Salgari” pubblicato da baldini e castoldi. Lo sguardo letterario si è allargato anche alla poesia, con la vittoria di Mariangela Gualtieri per “Ruvido umano” , e alla saggistica, settore premiato con Ernesto Galli della Loggia grazie al volume “Una capitale per l’Italia” .

Premi speciali e riconoscimenti supplementari

Sono stati poi assegnati premi speciali, come quello internazionale a Paulina Spiechowicz, il premio giornalistico ad Alessandra Sardoni e il premio opera prima a Sofia Assante. Questi riconoscimenti hanno evidenziato la varietà delle voci e degli ambiti culturali toccati dalla manifestazione, confermando il premio come spazio di confronto e approfondimento.

Le parole di paolo mieli e leonardo colombati sulla manifestazione

Paolo Mieli, presidente della giuria, ha commentato la serata sottolineando il valore del premio come punto di incontro tra diverse generazioni e modi di vedere il mondo. Il viareggio-rèpaci mantiene così un ruolo fondamentale per la letteratura italiana, grazie al livello delle opere presentate.

La scelta delle opere testimonia un legame con temi di attualità e una ricerca stilistica coerente, capace di parlare a lettori di ogni età. Mieli ha richiamato l’impegno della giuria nel dare spazio a lavori che portano una riflessione profonda e un’originalità riconoscibile.

Anche Leonardo Colombati, vicepresidente della giuria, ha voluto ringraziare gli autori e il pubblico che hanno partecipato attivamente al premio. “La piazza piena di spettatori è una prova concreta dello interesse e dell’affetto che la manifestazione continua a raccogliere.” Colombati ha infine riconosciuto il contributo dei vincitori, che hanno arricchito il dibattito con contenuti nuovi e spunti di riflessione.

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