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Gip di torre Annunziata nomina esperti per incidente probatorio sulla tragedia della funivia del monte Faito

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L’incidente della funivia del monte Faito, avvenuto il 17 aprile 2025 e costato la vita a quattro persone, è al centro di una nuova fase giudiziaria. Il gip di Torre Annunziata ha assegnato a un collegio peritale il compito di raccogliere elementi fondamentali per chiarire le cause di quella che resta una delle tragedie più gravi degli ultimi anni. I rilievi tecnici e gli accertamenti informatici inizieranno nelle prossime settimane, mentre il confronto tra parti coinvolte si prepara a prendere corpo attraverso incontri precisi e scanditi.

Il collegio peritale incaricato di svolgere i rilievi tecnici sulla funivia

Il giudice per le indagini preliminari, Luisa Crasta, ha affidato a un gruppo di tecnici specializzati il compito di effettuare i rilievi necessari per l’incidente probatorio. Il collegio è formato da tre esperti: Antonio Formisano, ingegnere strutturista, Paolo Pennacchi, ingegnere meccanico, e Fabiano Querceto, specialista in informatica forense. Ognuno di loro si dedicherà agli aspetti specifici che potrebbero aver contribuito al tracollo della funivia sul monte Faito, avvenuto in provincia di Napoli.

Rilievi e obiettivi tecnici

I rilievi riguarderanno in particolare le condizioni strutturali degli impianti, la sicurezza delle componenti meccaniche e eventuali elementi digitali che possano fornire dettagli sull’incidente. L’obiettivo è accertare responsabilità, condizioni di manutenzione e possibili malfunzionamenti avvenuti il giorno della tragedia. La procura di Torre Annunziata, guidata dai pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, vigila sulle operazioni coordinate dal collegio, sottolineando l’importanza di svolgere i sopralluoghi in modo controllato per tutelare l’integrità dell’area.

Sopralluoghi contingentati nei luoghi della tragedia per motivi di sicurezza

La zona interessata dalla tragedia presenta ancora condizioni di pericolo che non permettono accessi liberi o senza rigide misure di sicurezza. Secondo la documentazione depositata dalla procura, gli accertamenti tecnici dovranno avvenire in maniera contingentata e con un’organizzazione precisa. La massa di persone e di strumenti presenti deve essere limitata, per evitare danni alle strutture e possibili rischi per chi lavora.

L’incidente della funivia ha creato una situazione fragile sul monte Faito. La gestione della sicurezza sul posto ha spinto gli inquirenti a stabilire un controllo rigoroso durante le attività, per la tutela di tutti i soggetti coinvolti. Questo passaggio è fondamentale per evitare impatti diretti sulle prove e per mantenere inalterate le condizioni originali al momento dei rilievi.

Calendario e parti coinvolte negli incontri e nei rilievi a partire da luglio

Il primo luglio 2025 si terrà un incontro cruciale nel dipartimento di ingegneria di via Claudio, a Napoli. L’appuntamento è fissato nell’aula Manfredi dell’edificio 6. A questo incontro parteciperanno vari protagonisti del procedimento: i periti nominati dalla procura, professore Nicola Augenti e ingegnere Renato Esposito, e i consulenti nominati dai 26 indagati coinvolti nelle indagini.

Tra gli esperti più noti figura il professore Antonello De Luca, già impegnato in passato sugli accertamenti per la tragedia della funivia sul Mottarone. La sua esperienza nel settore delle funivie sarà determinante per interpretare i dati tecnici e contribuire a una ricostruzione più precisa dell’accaduto.

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Le operazioni di sopralluogo vero e proprio sui luoghi della tragedia inizieranno dopo il 7 luglio. I tempi sono stretti: la consegna della relazione finale da parte del collegio è fissata entro 90 giorni dall’avvio delle operazioni. Questo permette alla giustizia di ottenere risposte rapide, ma senza limiti che compromettano la precisione nel lavoro peritale.

Accertamenti informatici e udienza intermedia per aggiornare il processo

Gli esami relativi agli aspetti digitali del caso prenderanno il via il 4 luglio 2025. Saranno eseguiti da Fabiano Querceto, membro del collegio peritale, e riguarderanno i sistemi elettronici collegati alla funivia. Si tratta di verifiche sulle registrazioni, dati di controllo e altri elementi immateriali che possono ricostruire la sequenza dei fatti o identificare guasti e anomalie nel funzionamento.

Il gip ha previsto anche un’udienza intermedia per aggiornare lo stato delle indagini. In questa occasione, giudici, pm, difensori e periti faranno il punto sulle attività concluse e sulle prove che restano da acquisire. Questo momento sarà utile per calibrare l’azione giudiziaria e per garantire che tutte le parti coinvolte possano sottoporti al necessario confronto.

La tragedia della funivia del monte Faito resta sotto stretta attenzione, con passi concreti verso una ricostruzione chiara e completa di quello che è successo. L’interesse pubblico rimane alto mentre la magistratura procede senza sosta a chiarire ogni dettaglio rimasto oscuro.

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