Il 30 giugno 2025 alle 20:30, l’auditorium parco della musica ospiterà il secondo incontro della stagione estiva dell’accademia nazionale di santa cecilia. Il concerto proporrà due opere di spicco del repertorio francese: La Mer di Claude Debussy e Daphnis et Chloé di Maurice Ravel. Il direttore musicale Daniel Harding condurrà l’orchestra e il coro in un programma dedicato al 150° anniversario della nascita di Ravel, puntando i riflettori su due capolavori che segnano la storia della musica impressionista.
La mer di debussy: un omaggio al mare e ai ricordi d’infanzia
La serata si apre con La Mer, definita da Debussy “tre schizzi sinfonici per orchestra”. Quest’opera celebra il mare, protagonista onnipresente nella fantasia di artisti e compositori da secoli. Per Debussy, però, il mare va oltre un semplice soggetto naturale: diventa un luogo mitico, un elemento ideale intriso di memorie personali. Il compositore raccontava di aver quasi scelto una carriera come marinaio, un destino scampato per caso ma che ha lasciato un’influenza profonda su di lui. Il legame con il mare si radica nell’infanzia trascorsa tra le spiagge di Cannes, dove i colori e suoni delle onde hanno improntato la sensibilità musicale di Debussy.
Attraverso le tre parti dell’opera emergono paesaggi sonori diversi: dalle onde che si infrangono alla calma profonda della vastità marina. Il lavoro di Debussy non mira a rappresentare il mare in modo realistico però riesce a catturarne l’essenza mutevole e misteriosa. L’orchestrazione rivela l’amore per i dettagli, grazie all’uso fine di colori timbrici e dinamiche evanescenti. Il pubblico è invitato a vivere un’esperienza immersiva nei suoni, evocando la bellezza e il potere del mare che ha segnato la vita del compositore e la sua arte.
Daphnis et chloé di ravel: un racconto musicale sull’antica grecia
In seconda battuta l’orchestra e il coro si dedicheranno all’esecuzione completa in versione sinfonica di Daphnis et Chloé. L’opera nasce da una commissione del coreografo Sergej Diaghilev per i celebri balletti russi. Ravel scrisse questo lavoro pensando a una Grecia mitica e visionaria, più legata all’immaginario romantico francese che alla storia antica strettamente intesa. Nei suoi ricordi il compositore sottolineò la volontà di creare un affresco musicale ampio e coerente, modulato da un rigoroso sviluppo tonale.
La musica segue un percorso narrativo che racconta l’amore e le avventure dei due giovani pastori, Daphnis e Chloé, in una cornice di paesaggi naturali e divinità classiche. Ravel costruì l’opera su un numero limitato di motivi, che si trasformano e si intrecciano per garantire un senso di unità e continuità sinfonica. L’orchestrazione si distingue per la ricchezza e varietà dei timbri, con momenti di grande intensità e passaggi di estrema delicatezza.
Il coinvolgimento del coro si aggiunge alla complessità sonora, favorendo l’effetto teatrale che rende Daphnis et Chloé uno spettacolo oltre che un concerto sinfonico. La versione integrale scelta per la serata è rara e permette di apprezzare appieno la visione di Ravel, capace di fondere danza, musica e narrazione in un’unica esperienza artistica.
Il ruolo di daniel harding e l’esecuzione a santa cecilia
Alla direzione dell’orchestra e del coro dell’accademia nazionale di santa cecilia c’è Daniel Harding, figura di rilievo nel panorama internazionale. Harding guida i musicisti con grande attenzione alla qualità sonora e alla fedeltà stilistica delle opere. La sua esperienza con il repertorio francese emerge nel modo in cui gestisce le dinamiche e le transizioni timbriche, elementi centrali in composizioni come quelle di Debussy e Ravel.
Santa Cecilia, con la sua tradizione e il prestigio, offre un palcoscenico ideale per programmi di questo tipo. L’auditorium parco della musica, attrezzato con acustica di alto livello, amplifica la resa delle orchestrazioni dense di dettagli. La scelta di abbinare la poetica del mare di Debussy con l’antichità immaginata di Ravel rappresenta un viaggio musicale che collega emozioni diverse, ma sempre profonde.
Il concerto del 30 giugno rappresenta un’occasione per rivivere repertori fondamentali attraverso l’interpretazione di un’orchestra di prim’ordine e la direzione attenta di Harding. Entrambe le opere mantengono intatta la loro forza evocativa e si presentano come momenti di intensa immersione sonora nel cuore della musica impressionista francese.