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Il settore cinematografico e audiovisivo in abruzzo: dati e prospettive dal report cineab 2025

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Il report ‘Potenzialità e prospettive del settore cinematografico e audiovisivo in Abruzzo. Un’indagine preliminare’ fa luce sullo stato attuale e le opportunità di questo comparto nella regione. Il documento, realizzato dall’Osservatorio interuniversitario sul Cinema e sugli Audiovisivi in Abruzzo e dalla Fondazione Openpolis, presenta un’analisi basata su dati precisi su imprese, professionisti, formazione, location e pubblico. Emerge un quadro ricco di numeri ma anche di sfide sul fronte delle risorse e delle infrastrutture. Il progetto, denominato CineAb, si colloca in un contesto di finanziamenti pubblici ottenuti dal ministero dell’università e della ricerca attraverso i fondi Prin 2022 del Pnrr.

La fotografia delle imprese e dei professionisti in abruzzo

Secondo il dossier reso pubblico nel 2025, in Abruzzo operano 278 imprese legate al cinema e all’audiovisivo. Queste realtà hanno prodotto ricavi complessivi per circa 228 milioni di euro nel corso del 2023. Non si tratta di un fenomeno marginale, ma di un segmento in crescita che coinvolge una rete diffusa di operatori. La componente professionale è rappresentata da 177 persone nate in regione, con una distribuzione che vede meno di un terzo di donne coinvolte all’interno del settore. Questo dato evidenzia una spaccatura di genere che accompagna molte aree di lavoro tecnico e creativo. Il sistema produttivo si espande in 78 comuni abruzzesi, che contano 119 location censite come possibili set o ambientazioni per le riprese audiovisive. Questi spazi spaziano dai centri urbani alle zone rurali, diventando punti strategici per attrarre produzioni esterne. La presenza di queste imprese e professionisti dimostra un tessuto locale pronto a farsi carico di nuovi progetti, purché vengano offerte risposte concrete per consolidare questi numeri.

Le osservazioni degli esperti sul potenziale e le criticità

Il report sottolinea che il settore possiede margini di crescita, soprattutto se si riesce a creare un sistema di dati più strutturati e una maggiore disponibilità di risorse pubbliche o private. Michele Vannucchi, di Openpolis, ha evidenziato come queste condizioni siano fondamentali per sfruttare a pieno le opportunità. Mirko Lino, docente dell’università dell’Aquila, ha insistito sul valore di una conoscenza condivisa e su strategie coordinate tra i vari attori regionali. La stabilità di questo comparto, secondo Lino, passa attraverso un patto tra formazione, produzione e promozione territoriale. Va tenuto presente che, al momento, le informazioni disponibili non coprono tutti i segmenti del mercato audiovisivo e spesso mancano dati aggiornati sul pubblico o sull’impatto economico complessivo. Queste lacune creano un freno a una programmazione efficace. La proposta della ricerca si concentra sull’istituzione di un Centro Studi dedicato che possa affiancare la Film Commission abruzzese, monitorando costantemente i fenomeni e suggerendo interventi con basi concrete.

Il convegno all’università dell’aquila e il dialogo con la film commission

Il 2025 ha visto l’organizzazione di un convegno intitolato ‘L’immaginario abruzzese. La costruzione audiovisiva del territorio’ svoltosi in due giornate presso l’università dell’Aquila. Questo evento ha rappresentato un momento di confronto tra ricercatori, operatori del settore e il pubblico interessato. Sono stati attivati tavoli di lavoro e sessioni aperte per discutere temi collegati alla produzione culturale e industriale dell’audiovisivo nel territorio abruzzese. Durante la presentazione stampa preliminare al convegno hanno preso la parola anche alcuni componenti dell’unità di ricerca dell’università di Chieti-Pescara, come Federico Pagello e Gianluigi Rossini. Fabio Andreazza, ricercatore principale del progetto CineAb, ha messo in evidenza le linee guida della ricerca e le prospettive che si intendono seguire. La Film Commission abruzzese è stata rappresentata dal presidente Piercesare Stagni che ha rimarcato l’importanza di mantenere un dialogo fra istituzioni e mondo accademico per rafforzare il settore.

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Il cinema come sistema industriale e le sfide del territorio

Gianluigi Rossini ha ricordato un punto cruciale per comprendere l’audiovisivo in Abruzzo: il cinema va visto anche come un sistema industriale, non solo culturale. Questa doppia veste richiede un approccio articolato che consideri sia l’aspetto economico sia quello narrativo e sociale. L’obiettivo sarebbe quindi creare un ecosistema che supporta imprese, promuove professionisti e valorizza le location come risorse patrimoniali del territorio. Spostare l’attenzione sulle dinamiche del settore aiuta a capire dove intervenire, quali aree rafforzare e come sostenere la crescita in maniera concreta. Le parole degli esperti hanno sottolineato la voglia di lavorare in sinergia, ma anche la difficoltà di affrontare carenze di dati e risorse. L’esperienza maturata nel 2025, attraverso CineAb e le iniziative collegate, ha contribuito a mettere insieme una base da cui partire per sviluppare politiche più mirate sul cinema e audiovisivo in Abruzzo.

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