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La fondazione mondragone lancia la prima accademia di restauro del tessile a napoli: cultura e artigianato in primo piano

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La fondazione Mondragone, sotto la guida di Maria d’Elia, ha presentato un progetto unico nel suo genere a Napoli: la prima accademia dedicata al restauro del tessile. La città partenopea, ricca di chiese e musei pieni di manufatti tessili antichi, non dispone di figure professionali capaci di conservare e valorizzare questi tesori. L’iniziativa nasce dall’urgenza di salvaguardare un patrimonio che racconta la storia di comunità, tradizioni e identità culturali, spesso trascurate ma rilevanti per la memoria collettiva.

La mostra “nobili orditi e trame di seta” e il valore dei paramenti liturgici

La mostra “Nobili orditi e trame di seta”, ideata da Maria d’Elia e curata da Bianca Stranieri, storica dell’arte specializzata nella storia della seta, ha raccolto una selezione di paramenti liturgici che vanno dal XVI al XIX secolo. Tra questi, spicca il Parato Sanfelice del XVIII secolo, appena restaurato. L’esposizione si tiene nella storica chiesa di Santa Maria delle Grazie al Mondragone, situata sulla collina delle “Celze”, un luogo poco noto ai napoletani ma importante per gli studiosi.

I tessuti esposti mostrano non solo l’eleganza artigianale delle epoche passate ma anche il legame con la fede e la cultura materiale di Napoli. Stranieri ha sottolineato come in città manchino le competenze necessarie per dare nuova vita a questi manufatti preziosi e poterli esporre in musei con criteri adeguati. Il restauro del tessile si rivela dunque essenziale non solo per la conservazione ma per offrire uno sguardo preciso sulla storia e le tradizioni locali.

La nascita dell’accademia di restauro del tessile: un progetto per il patrimonio napoletano

Il progetto dell’accademia nasce dall’esperienza diretta di chi lavora ogni giorno con tessuti antichi, impegnato nel recupero e nella conservazione. Maria d’Elia ha spiegato che “il restauro del tessile dà accesso a un sapere che attraversa le epoche e le comunità.” Napoli è circondata da capolavori tessili ma senza esperti in grado di intervenire sul campo rischiano di andare perduti.

Accogliere una scuola specializzata significa offrire formazione mirata agli artigiani e restauratori locali, capaci di riconoscere i materiali, le tecniche di produzione e le specifiche azioni necessarie per conservare questi beni culturali. La scelta di fondare questa accademia in Campania ha quindi una valenza pratica e culturale: rafforza il legame con il territorio e punta a valorizzare un comparto fino ad oggi poco considerato.

Il volume e il catalogo: documenti storici e saggi per approfondire il tema

Accanto alla mostra, è stato presentato il volume che raccoglie l’intero catalogo dei paramenti sacri della chiesa di Santa Maria delle Grazie al Mondragone. Il libro fa parte della collana MO.DO , nata da un progetto universitario dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e diretta da Nadia Barrella. La pubblicazione è sostenuta dalla Fondazione Banco di Napoli, a conferma del legame tra enti locali e iniziative culturali.

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Il testo contiene saggi di storici ed esperti come Ugo Di Furia, Gloria Guida, Silvana Musella Guida, e Bianca Stranieri. Tra i temi trattati emerge la figura di Elena Aldobrandini , aristocratica fondatrice del ritiro per giovani fanciulle annesso alla chiesa, e documenti inediti che ricostruiscono la storia dell’intero complesso architettonico. Il volume accompagna e completa il percorso narrato dalla mostra, offrendo al pubblico chiavi per comprendere ancor meglio l’importanza di questi oggetti.

Il sostegno istituzionale e il coinvolgimento della comunità locale

La mostra, allestita fino al 30 settembre, si è aperta con la partecipazione di personalità culturali e istituzionali come Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco Napoli, e monsignor Adolfo Russo, direttore della Pastorale della Cultura della Diocesi di Napoli. Presenti anche gli studenti della terza classe di Design e Moda del Polo delle Arti Caselli Palizzi, guidati dal direttore Valter Luca de Bartolomeis.

La fondazione Mondragone ha ribadito l’intenzione di creare un museo del sacro che raccolga, restauri e valorizzi i numerosi tesori tessili e artistici che popolano la città. Questo progetto si avvale di fondi POC della Regione Campania, che ha dimostrato interesse nel sostenere interventi concreti per il patrimonio sacro locale. La collaborazione tra enti, scuole e territorio mostra una dimensione che guarda alla conservazione come strumento di recupero e valorizzazione della memoria collettiva.

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