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Peggiorano ordine pubblico e sicurezza a pizzale kambo, allarme in consiglio comunale di frosinone per chiusura strada

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Frosinone registra un aumento di episodi legati alla sicurezza nel quartiere dello Scalo, in particolare nell’area pedonalizzata di pizzale Kambo. La situazione preoccupa rappresentanti istituzionali e cittadini. I provvedimenti di chiusura della viabilità, adottati da tempo, sembrano favorire il degrado e l’insicurezza. Il dibattito arriva domani sera in consiglio comunale, ma nel frattempo le critiche si sono già fatte sentire da esponenti dell’opposizione.

Rischio sicurezza e isolamento per la chiusura di pizzale kambo

La zona di pizzale Kambo, nel cuore dello Scalo di Frosinone, è stata interamente pedonalizzata con il blocco totale del transito veicolare. L’iniziativa, nata con l’intento di migliorare la vivibilità, appare invece legata a un peggioramento della situazione in termini di ordine pubblico. Il consigliere Anselmo Pizzutelli ha evidenziato che la chiusura ha eliminato un deterrente importante: il passaggio costante delle auto, che mantiene un controllo sociale e scoraggia comportamenti illegali o molesti.

Nei giorni scorsi, i fatti di cronaca locale hanno confermato le sue preoccupazioni, con episodi di degrado e criminalità che hanno interessato proprio quell’area isolata. La pedonalizzazione originaria risale a una delibera di marzo scorso, mai completamente attuata come previsto. La delegazione di consiglieri della minoranza, tra cui Pizzutelli, ha incontrato il prefetto Liguori per sottolineare l’urgenza di intervenire sul recupero della viabilità al fine di ridurre i rischi legati all’isolamento.

Il ruolo del traffico veicolare come presidio naturale

L’assenza del traffico, sostiene il consigliere, lascia la piazza senza presidio naturale, consegnandola a chi opera senza scrupoli. I cittadini che frequentano la zona si sentono sempre meno sicuri, soprattutto nelle ore serali. Questo peggiora la convivenza e spinge a chiedere un ritorno a misure che impediscano il degrado sociale e urbano.

Testimonianze sul sentimento di insicurezza degli abitanti dello scalo

Anselmo Pizzutelli ha raccontato la propria esperienza personale legata alla frequentazione di pizzale Kambo. Nato e cresciuto alla stazione, nel quartiere dello Scalo, conosce bene quell’area e i suoi spazi pubblici, come i giardinetti e l’oratorio dove si riunivano i frati cappuccini. Ora, dice, attraversare la piazza in certi orari suscita paura. Un segnale chiaro della trasformazione negativa subita in termini di sicurezza e qualità della vita.

Questa insicurezza si aggrava per categorie più vulnerabili: donne, adolescenti, mamme con bambini e pendolari che transitano nella zona. La piazza, che prima era frequentata anche in orari serali grazie all’illuminazione e al passaggio di persone e vetture, appare oggi un luogo da evitare. Zone d’ombra e scarsa visibilità favoriscono comportamenti molesti e episodi vandalici.

Marginalizzazione e rischio di occupazione illegale dell’area

Il consiglio comunale aveva già prima richiamato la necessità di interventi per evitare che la situazione degenerasse. Pizzutelli ricorda come l’allontanamento del traffico abbia prodotto un effetto di esclusione sociale, marginalizzando un’area importante della città. Il rischio è che pizzale Kambo venga dimenticata, fino a diventare terreno di occupazione per chi agisce fuori dalle regole.

Anche dal punto di vista urbanistico e sociale, perdere il controllo di una piazza così significativa è un problema che si ripercuote sulla vita quotidiana degli abitanti dell’intero quartiere.

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Appello alle autorità per controlli più incisivi e limitazioni agli orari dei minimarket

Alla luce dei fatti registrati, Anselmo Pizzutelli ha rivolto un invito fermo al prefetto di Frosinone, al questore e alle forze dell’ordine. Ha chiesto di riconoscere l’effettiva esistenza delle criticità e di non sottovalutarle come polemiche strumentali di un consigliere. Il rischio di eventi gravi è concreto, e servono interventi urgenti per evitare il degenerare della situazione.

Pizzutelli ha chiesto che venga rivista la scelta di chiudere al traffico la piazza, dal momento che essa rende l’area maggiormente esposta a fenomeni indesiderati. La fruizione da parte di residenti e cittadini “sani” si riduce, mentre altri soggetti la sfruttano per attività illecite o di disturbo. Per questo ha richiamato l’attenzione sulle attività commerciali presenti, in particolare i minimarket che vendono alcolici.

Limitazioni sugli orari di vendita nei minimarket

Ha sollecitato che le serrande vengano abbassate già alle 20 ogni sera, al fine di contenere la vendita notturna che spesso alimenta situazioni di disagio. Questo provvedimento andrebbe a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza degli utenti della piazza.

Infine, Pizzutelli ha menzionato la “zona rossa” istituita a fine gennaio nel quartiere, dove è proibita la permanenza a persone pregiudicate o moleste. Una misura che, però, a suo avviso ha perso efficacia a causa della diminuzione dei controlli. Invita quindi le autorità ad applicare il divieto senza venir meno, garantendo presenza costante per mantenere la tranquillità nelle strade del centro urbano.

Il quadro delineato testimonia una crisi della sicurezza locale che richiede attenzione e interventi concreti da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine. La situazione di pizzale Kambo resta un banco di prova per la convivenza nella zona dello Scalo di Frosinone.

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