L’Accademia Filarmonica Romana propone un doppio concerto il 24 giugno 2025, con un programma che attraversa epoche e generi diversi e mette in dialogo la musica francese, argentina e italiana. L’appuntamento si terrà in due momenti distinti: la sala Casella ospiterà il pianista Luca Ciammarughi mentre ai Giardini della Filarmonica un trio inedito eseguirà composizioni di Astor Piazzolla e Ennio Morricone. Un’occasione per riscoprire grandi autori con un approccio fresco e coinvolgente.
Omaggio a erik satie tra barocco e avanguardie nella sala casella
Alle 20, Luca Ciammarughi salirà sul palco per interpretare un repertorio che si muove tra la tradizione barocca e gli sperimenti di inizio Novecento sotto il segno di Erik Satie. Questo 2025 segna il centenario della scomparsa di Satie e il musicista francese torna protagonista con un viaggio sonoro che passa da Rameau a Rossini fino alle composizioni più note di Satie stesso.
Viaggio nella parigi della Belle Époque
Ciammarughi, noto anche come musicologo e conduttore radiofonico, si addentra nella Parigi della Belle Époque per restituire il clima sonoro di quell’epoca. Rameau viene rappresentato con i ritmi brillanti e vivaci che caratterizzano il barocco francese, mentre da Rossini arriva la freschezza ironica di un pezzo tratto dalle Péchés de Vieillesse. Il cuore della serata sarà il mondo sospeso, spesso malinconico e ironico, di Satie: le famose Gymnopédies e Gnossiennes, insieme a lavori meno noti come Embryons dessechés e Danses de travers, disegnano un paesaggio musicale fuori dal tempo, capace di coniugare semplicità e profondità.
Omaggio oltre satie: john cage
L’omaggio a Satie include inoltre In a Landscape di John Cage, composizione ispirata ai paesaggi sonori del francese e arrivata a noi con una scrittura leggera e “fluttuante”, che evoca atmosfere oniriche tra sogno e realtà. Ciammarughi porta dunque in scena un repertorio intimo e complesso, tra tradizione, invenzione e ironia, offrendo un quadro ampio sulla nascita di molti elementi della musica moderna.
Piazzolla e morricone si incontrano nei giardini della filarmonica con un trio inedito
Alle 21.30 il palco si sposta all’aperto, nei Giardini della Filarmonica, per il secondo concerto che propone un dialogo musicale tra l’italo-argentina Gabriela Galí al bandonéon, il violoncellista Daria Rossi Poisa e il flautista Maurizio Ziomi. Insieme scelgono un repertorio che mette a confronto le composizioni di Astor Piazzolla ed Ennio Morricone.
Un ponte tra argentina e italia
L’evento è realizzato in collaborazione con l’ambasciata della Repubblica Argentina a Roma, tracciando un ponte tra due mondi apparentemente lontani ma accomunati da un’energia creativa intensa. Piazzolla, rivoluzionario del tango, ha saputo aggiornare la tradizione con elementi di jazz e musica classica, mentre Morricone ha lasciato un segno profondo nella musica per film, grazie a una scrittura ricca e originale.
Il repertorio del trio si concentra su brani scritti tra il 1960 e il 1990, periodo in cui entrambi i compositori si sono dedicati alla musica da cinema. Questi pezzi mostrano come Piazzolla e Morricone abbiano saputo trasformare linguaggi consolidati per dar vita a nuove esperienze sonore. La combinazione di bandonéon, violoncello e flauto restituisce un suono particolare, che mette in luce le sfumature dei brani e valorizza l’incontro tra due sensibilità uniche.
Il contesto storico e musicale del doppio concerto romano
L’appuntamento del 24 giugno non è solo un evento artistico ma un vero racconto in musica con l’intento di unire storie diverse sotto lo stesso tetto. Roma diventa, per una sera, un crocevia di culture e tempi differenti, dal barocco alle avanguardie, dal tango alle colonne sonore di film.
Satie e la sua eredità
Erik Satie ha segnato una svolta nella musica francese tra fine Ottocento e inizio Novecento, creando un linguaggio che ha ispirato molti compositori successivi. La sua capacità di mescolare ironia e malinconia rifletteva il clima della Parigi di quegli anni, teatro di fermenti culturali importanti, in un racconto che sembra delicato ma nasconde profondità.
Piazzolla e morricone: due maestri del novecento
Il confronto tra Piazzolla e Morricone invece racconta le evoluzioni della musica del Novecento attraverso due maestri che hanno parlato lingue diverse ma si sono incontrati nella ricerca di nuove forme espressive. Le loro colonne sonore hanno accompagnato intere generazioni e riflettono le trasformazioni sociali e culturali del loro tempo.
L’esecuzione in spazi diversi della Filarmonica invita il pubblico a confrontarsi con due esperienze artistiche, nell’intimità della sala e nell’aria aperta dei giardini, creando una serata ricca di sfaccettature sonore e culturali. La scelta di musicisti con diverse formazioni e la collaborazione con l’ambasciata rafforzano il carattere internazionale e multiculturale dell’iniziativa.