Il borgo di Scanno, in provincia dell’Aquila, ha accolto una visita speciale da oltreoceano. Sandra Tarullo, originaria di Columbus in Ohio, ha raggiunto il paese abruzzese dove ai primi del Novecento suo nonno emigrò. Il suo viaggio si è trasformato in una vera e propria ricerca tra registri anagrafici, fotografie e volti conosciuti, con l’aiuto spontaneo degli abitanti locali. La storia di Sandra intreccia memoria, tradizioni e legami familiari che si sono rinnovati grazie a un viaggio nel tempo e nelle emozioni.
Il ritrovamento della casa degli avi attraverso le testimonianze del paese
Sandra è arrivata a Scanno senza avvisi, con in mano solo alcune fotografie in bianco e nero scattate dal padre adottivo più di settant’anni fa. Quei scatti ritraevano vicoli, donne in abiti tradizionali, bambini e case antiche che ancora oggi si affacciano sulle strade del borgo. In poche ore ha potuto esaminare gli antichi registri anagrafici custoditi nel municipio, alla ricerca di indizi utili per rintracciare la dimora storica della sua famiglia. Gli abitanti si sono resi disponibili e hanno accompagnato Sandra lungo i vicoli, confrontando insieme luoghi e volti con le immagini del passato.
Un legame profondo con la comunità
E’ così che è emersa una connessione profonda: molti abitanti si sono scoperti parenti diretti o lontani di Sandra, dando vita a un incontro emotivo e spontaneo. La presenza della statunitense ha scatenato una catena di emozioni e ricordi tra chi a Scanno custodisce memoria di quelle radici, facendo di quel paese uno spazio condiviso e familiare. I vicoli hanno accolto la sua ricerca con la genuinità di un borgo che vive ancora di antiche tradizioni.
Il legame famigliare e le origini musicali di sandra tarullo
Sandra vive negli Stati Uniti e ha alle spalle una storia segnata dall’adozione. Abbandonata da neonata, è cresciuta in Connecticut in una famiglia italo-americana appassionata di musica. Il padre adottivo Alessandro Tarullo era figlio di Concezio, emigrante abruzzese che nel primo Novecento, con un violino in spalla, lasciò Scanno inseguendo un futuro diverso. Proprio quel violino è diventato un simbolo tramandato insieme agli scatti e ai racconti di famiglia.
Una storia che attraversa generazioni
Dopo una laurea in matematica all’università di Hartford, Sandra si è stabilita in Ohio, dove lavora ancora oggi. Ha sempre portato con sé il desiderio di conoscere le sue origini, un bisogno che cresceva insieme al suo legame con la musica familiare. La sua storia non è solo quella di un viaggio geografico, ma di un percorso interiore verso le sue radici culturali e affettive, oltre le distanze e i decenni. Il padre Alessandro visitò Scanno una sola volta, nel 1953, e quell’esperienza è diventata fondamentale nella ricerca di Sandra.
Un ritorno alle origini celebrato durante la festa di sant’antonio
L’occasione del viaggio è stata un regalo del marito Doug, anche lui adottato, per il loro 33/mo anniversario di matrimonio. Quel gesto ha trasformato la visita in un momento di celebrazione e gratitudine verso una famiglia che Sandra non immaginava così ampia e accogliente. Il turismo “emotivo” ha contato in questo caso non solo sul recupero di luoghi, ma anche sulla scoperta di affetti e amicizie.
La festa di Sant’Antonio a Scanno, ricorrenza molto sentita, ha visto processioni di animali, trattori addobbati e bambini in festa per le strade del paese, arricchendo l’esperienza di Sandra con un’atmosfera di festa popolare conosciuta e vissuta di persona. La presenza attiva di istituzioni locali come il sindaco Giovanni Mastrogiovanni, il parroco don Luigi e la Pro Loco guidata da Davide Cetrone ha favorito la buona riuscita del percorso.
Accompagnata da una guida esperta
La guida turistica italo-americana Phil Micali, operatore specializzato nei “viaggi delle radici”, ha seguito Sandra superando barriere linguistiche e organizzative, in un’esperienza che ha ricucito legami interrotti da decenni e migliaia di chilometri.
L’impatto della visita di sandra tarullo sul borgo e sulla comunità
La venuta di Sandra ha stimolato un’affluenza insolita nel paese abruzzese. Grazie al passaparola, molti residenti sono arrivati in strada per accoglierla e salutarla con abbracci e racconti. Il fenomeno ha dimostrato quanto restino vivi i ricordi familiari in un luogo che ha visto molte migrazioni nel corso del tempo. Il ritorno di una discendente di emigranti ha riacceso un dialogo tra passato e presente, tra generazioni diverse.
Scanno, noto internazionalmente per il suo lago a forma di cuore, ha accolto un dono fatto di memoria e rivivere. L’esperienza di Sandra offre un esempio specifico di come la scoperta delle radici possa trasformarsi in evento condiviso, non solo personale. In questo borgo, lontano dai riflettori, ritrovare i legami perduti ha acceso nuove consapevolezze e relazioni.
La visita della statunitense ha rinnovato interesse per la propria storia tra i cittadini, confermando l’importanza delle memorie antiche, delle fotografie e dei racconti custoditi da chi resta. Questa vicenda resta un documento vivo di incontri e scoperte che hanno riportato alla luce un pezzo di Abruzzo nascosto nel tempo.
