La presenza di rifiuti accumulati lungo via San Felice Circeo a Terracina ha attirato l’attenzione dell’assessore all’Ambiente, Maurizio Casabona. Il caso ha preso rilievo dopo che l’esponente comunale ha pubblicato un post sui social, accompagnato da immagini dirette, per mostrare lo stato di degrado in una zona spesso interessata da abbandoni incontrollati. L’assessore ha denunciato con parole dure il fenomeno che vede sacchi di immondizia, cartoni e materiale ingombrante sparsi nel territorio, provocando non solo un danno ambientale ma anche un danno all’immagine della città.
La denuncia diretta di maurizio casabona sui rifiuti abbandonati
Maurizio Casabona ha voluto evitare qualsiasi fraintendimento sul problema, mostrando con chiarezza le foto scattate da lui stesso durante un sopralluogo in zona. Lo scenario fotografato evidenzia sacchi abbandonati in diversi punti, rifiuti domestici, cartoni e oggetti voluminosi lasciati in modo disperso lungo la strada. L’assessore ha definito la situazione “uno spettacolo indegno” e ha respinto ogni accusa verso la ditta incaricata della raccolta, sottolineando che il servizio di raccolta viene svolto regolarmente. Per Casabona, dunque, il problema nasce da chi abbandona i rifiuti senza rispetto, mettendo in pericolo la pulizia e l’immagine di Terracina.
Il messaggio social dell’assessore
Il messaggio diffuso via social ha un tono diretto, rivolto ai cittadini che non rispettano l’ambiente e le regole. Casabona ha voluto far capire che “non si tratta solo di una questione burocratica, ma di un atteggiamento incivile che alimenta il problema”. Il sopralluogo personale dimostra la volontà dell’assessore di essere presente sul campo, senza limitarsi a chiacchiere o segnalazioni formali ma agendo concretamente per affrontare la situazione.
Le misure richieste per contrastare gli abbandoni e rafforzare i controlli
Alla luce delle fotografie e della denuncia pubblica, Casabona ha sollecitato gli uffici comunali competenti e il sindaco Giannetti a intervenire con decisione. La richiesta più importante è quella di istituire rapidamente le guardie ambientali, figure fondamentali per monitorare e sanzionare chi scarica rifiuti illegalmente. L’assessore ha espresso la convinzione che solo attraverso controlli stretti e costanti si possa ripristinare l’ordine e scoraggiare nuovi abbandoni.
Le multe come deterrente
Casabona ha spiegato che “l’educazione civica non basta predicarla, si vorrebbe che si dimostrasse con azioni concrete e comportamenti corretti da parte di tutti”. Per questo motivo è necessario colpire con multe pesanti chi continua a rovinare spazi pubblici e aree verdi, con l’obiettivo di far capire che il rispetto del territorio è un dovere collettivo. Le guardie ambientali, inoltre, potrebbero agire da deterrente e intervenire tempestivamente per mantenere pulita la città. Questo aspetto è al centro della strategia messa sul tavolo dal Comune di Terracina.
L’impatto ambientale e sociale degli abbandoni in via san felice circeo
I cumuli di rifiuti lasciati in strada non producono solo una cattiva impressione estetica. L’accumulo di materiali come cartoni o oggetti ingombranti crea una criticità ambientale legata alla proliferazione di insetti, animali randagi e rischi per la salute pubblica. Le strade sporche diventano aree a rischio per chi vive e lavora nei dintorni. Via San Felice Circeo, in particolare, è una strada che collega diverse zone del territorio e merita mantenersi pulita e sicura per la comunità.
Responsabilità e difficoltà operative
La presenza di sacchi pieni di rifiuti ovunque indica un problema che va oltre la gestione ordinaria dei rifiuti urbani. Denuncia un’insufficiente responsabilità da parte di una parte della cittadinanza e mette in difficoltà gli operatori che si occupano della raccolta. Gli ingombri abbandonati provocano anche difficoltà nel passaggio e rischiano di danneggiare l’ambiente circostante se non vengono rimossi tempestivamente.
La situazione a Terracina evidenzia come la convivenza tra servizi pubblici operativi e comportamenti irregolari possa creare un problema che si aggrava se non viene affrontato con un sistema di controllo efficace. L’intervento delle guardie ambientali, suggerito dall’assessore, rappresenta uno strumento concreto per limitare gli abusi e tutelare la città nel suo complesso.
