Ciro Buonajuto ha mandato le sue dimissioni da sindaco di Ercolano, con una mossa che era nell’aria. Lo ha fatto per rispettare la legge, che impone agli amministratori locali che vogliono correre alle elezioni regionali di lasciare il loro incarico. Dopo dieci anni alla guida della città, il suo passaggio dalla guida cittadina al Consiglio regionale della Campania segna una svolta politica importante per Ercolano.
La decisione di dimettersi e l’annuncio ufficiale
Il 2025 segna la fine di un decennio di amministrazione Buonajuto a Ercolano. Le dimissioni, più che un gesto formale, rappresentano un punto di svolta per il futuro politico del sindaco uscente. Ha voluto sottolineare come questa non sia una chiusura, ma un nuovo capitolo, con l’idea di portare le esperienze e le sfide di Ercolano a un livello più alto, dentro il Consiglio regionale. Nel comunicato diffuso alle redazioni, Buonajuto ha mostrato il suo attaccamento alla città, mettendo in evidenza il cammino accompagnato da una forte volontà di cambiamento. Ha dichiarato che “la sua candidatura vuole sostenere la voce di Ercolano nei luoghi dove si prendono le decisioni più importanti per la Campania.”
I risultati raggiunti in dieci anni di amministrazione
Durante il decennio sotto la sua guida, la città ha visto una serie di interventi concreti sul territorio. Buonajuto ha rivendicato il rilancio di spazi pubblici, come la riapertura del Parco Inferiore di Villa Favorita, un luogo simbolo rinato grazie a lavori di recupero. Piazza Carlo di Borbone e Corso Italia sono stati riqualificati, mentre l’illuminazione pubblica ha subito un completo ammodernamento, garantendo sicurezza e vivibilità. Un altro passo importante è stata la costruzione della nuova caserma dei Carabinieri, segno di una presenza consolidata delle forze dell’ordine. Lo Stadio Solaro ha ricevuto un aggiornamento funzionale, contribuendo all’offerta sportiva della città. Buonajuto ha inoltre menzionato una bonifica ambientale che ha migliorato la qualità delle acque del litorale, rendendo di nuovo balneabile il mare di Ercolano. Tra i progetti per il futuro, si segnalano il parcheggio interrato in piazza Trieste e nuove strutture sportive, mentre progetti di infrastrutture come la funivia per il Vesuvio e il waterfront puntano a collegare il lungomare da Portici a Torre del Greco.
Una svolta sociale e culturale della città
La gestione di Buonajuto ha toccato anche l’ambito sociale e culturale. In questi anni sono stati aperti parchi pubblici e asfaltati 12 chilometri di strade, il che ha migliorato la mobilità e l’estetica urbana. La videosorveglianza è cresciuta, con sistemi più numerosi e distribuiti sul territorio per garantire maggiore sicurezza ai residenti. Buonajuto ha dato peso al sostegno alle famiglie, con l’attivazione di micro-nidi e centri dedicati, capaci di fornire servizi di prossimità. Inoltre, è stata portata avanti una gestione trasparente e innovativa degli arenali pubblici: Ercolano è tra le prime città italiane a mettere a gara gli stabilimenti, rispettando le normative vigenti. Questi interventi hanno contribuito a trasformare la percezione di Ercolano, da una città con problemi a un punto di riferimento in Campania per rilancio e accoglienza.
Le parole di buonajuto sull’ercolano che cambia
Il sindaco uscente ha definito il periodo della sua gestione come un passaggio dall’emergenza all’ambizione, ribadendo come la città abbia ritrovato orgoglio e visibilità. La presenza di migliaia di turisti ogni giorno dimostra un cambiamento concreto nell’attrattività locale. Buonajuto ha voluto anche esprimere scuse per eventuali errori commessi nel corso degli anni, sottolineando però che “ogni scelta era legata all’amore per il territorio.” A chi lo segue ha raccomandato di mantenere “lo stesso spirito e impegno che ha caratterizzato questi ultimi dieci anni,” dando un senso di continuità al lavoro svolto. L’attenzione si sposta ora sull’azione regionale, dove Buonajuto si propone di portare la realtà di Ercolano dentro alle stanze dove si decidono i futuri sviluppi della Campania.