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Disservizio telefonico a sant’angelo in theodice blocca linee fisse da quasi un mese, cittadini pronti a causa collettiva

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Le linee telefoniche fisse a sant’angelo in theodice e zone vicine sono ferme da quasi trenta giorni, lasciando senza collegamento decine di utenti. Il problema coinvolge famiglie, negozi e soprattutto persone con disabilità totale, che non riescono a contattare servizi medici ed emergenze. Nonostante segnalazioni e comunicazioni ufficiali, il malfunzionamento non è stato ancora risolto.

Il guasto alle linee telefoniche: impatto e conseguenze

Dal 6 giugno 2025, una ventina di utenze telefoniche fisse a sant’angelo in theodice sono fuori uso. L’interruzione, prolungata da settimane, coinvolge non poche famiglie che dipendono da queste linee per la vita quotidiana, e attività commerciali che lamentano danni economici diretti a causa del blocco delle comunicazioni.

Effetti su persone con disabilità

La situazione più grave riguarda però persone disabili al 100%, impossibilitate a contattare medici, assistenti e servizi di emergenza. Non avendo alternative affidabili, queste persone e le loro famiglie si trovano in uno stato di isolamento critico, con rischi concreti per la salute. L’assenza di un canale telefonico stabile in casi di emergenza limita l’accesso a cure immediate e aumenta la vulnerabilità.

Nel corso delle settimane, sono state inoltrate numerose segnalazioni e richieste d’intervento agli operatori della rete fissa. Gli abitanti di sant’angelo lamentano però la totale assenza di risposte o aggiornamenti ufficiali sullo stato delle riparazioni. Questa mancanza di comunicazione aggrava la frustrazione e l’ansia di chi si ritrova privo di un servizio considerato fondamentale.

L’inerzia di telecom italia e le reazioni della comunità

Dopo settimane senza risposte, i residenti hanno deciso di chiedere conto a telecom italia con l’invio di una Pec, forma ufficiale con cui richiedere chiarimenti e soluzioni immediate. La società, tuttavia, non ha fornito alcuna comunicazione volta a spiegare i motivi del guasto né indicazioni su tempistiche di ripristino.

Questo silenzio ha innescato un senso di abbandono e sfiducia verso l’operatore. Gli utenti, in particolare quelli più colpiti dal disagio, hanno iniziato a organizzarsi per tutelare i propri diritti, chiedendo che venga garantita la continuità del servizio e che si risarciscano i danni subiti in termini economici e morali.

Impatto su attività commerciali

Il problema interessa non solo singoli cittadini ma anche attività commerciali che dipendono dal telefono fisso per ordini e prenotazioni. Per questi commercianti l’assenza di linea significa fatturato perso e clienti insoddisfatti, con effetti che si sommano ai disagi della vita quotidiana.

La causa legale collettiva e la mobilitazione del comitato cittadino

Di fronte a questo scenario, i cittadini hanno scelto la via legale per ottenere un intervento concreto. Il comitato per la liberazione dei diritti dei cittadini e la restaurazione dei doveri delle istituzioni ha promosso un’azione collettiva insieme all’avvocato federica aviolo, esperta in tutela dei consumatori.

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L’iniziativa riguarda chiunque abbia subito il disservizio sulle proprie linee fisse. Il comitato si occupa di raccogliere le adesioni per avviare la causa, con richieste precise di risarcimento dei danni subiti e soprattutto di ripristino immediato del servizio.

Avviare la procedura legale permette agli utenti di far sentire la propria voce in modo formale e di mettere pressione sull’operatore telefonico affinché prenda le misure necessarie. La mossa è pensata per evitare che simili blackout si ripetano, lasciando cittadini e persone fragili senza assistenza telefonica.

Impatto sociale e rischi dell’isolamento telefonico in caso di emergenza

Il blocco delle linee fisse, specie in una realtà come quella di sant’angelo, mette in luce un problema spesso sottovalutato: la dipendenza dai servizi di comunicazione per la sicurezza e il benessere della popolazione. Per chi ha disabilità totale, perdere il telefono significa perdere un riferimento vitale con i servizi sanitari e i caregiver.

Questa condizione espone a rischi seri, soprattutto quando la possibilità di chiamare aiuto diventa impossibile. Il telefono fisso resta, per molti, un mezzo affidabile e sicuro, maggiormente rispetto al cellulare, che può dipendere da batteria o copertura di rete. L’assenza di un canale stabile e accessibile può allungare i tempi di risposta in caso di emergenza.

L’attesa di un intervento risolutivo si fa sempre più difficile, mentre cresce il disagio generale che coinvolge persone di ogni età e condizione. Il prossimo periodo sarà decisivo per capire se le istanze della comunità di sant’angelo in theodice riceveranno risposta e se sarà possibile mettere fine alla lunga interruzione.

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