Al Comune di Latina circa 100 lavoratori impiegati nella ristorazione scolastica, negli asili nido, nei centri per disabili e anziani, rischiano la continuità del posto di lavoro. Questi dipendenti producono oltre 3mila pasti al giorno, gestendo servizi fondamentali per la città. Il cambio gestione previsto dal 1 luglio 2025 solleva preoccupazioni legate al rispettivo rinnovo dei contratti e all’assorbimento del personale coinvolto.
Situazione attuale della ristorazione e servizi comunali coinvolti
Al centro della vicenda ci sono i servizi di ristorazione scolastica e per gli asili nido gestiti fino a poco tempo fa dalla società Dussmann Service. Il passaggio di gestione sarà affidato alla nuova società Vivenda, assegnataria dell’appalto, che dovrà subentrare dal 1 luglio 2025. Oltre a mensa e nidi, riguardano anche i centri diurni dedicati agli disabili, il centro anziani e la fornitura di pasti a domicilio per anziani e disabili.
Questi servizi garantiscono una parte importante della rete assistenziale di Latina. Ogni giorno, la produzione di più di 3mila pasti rappresenta un impegno significativo che parte dai lavoratori impegnati sul posto. Il nodo della continuità lavorativa si lega quindi all’adesione delle società alle clausole sociali pattuite nel bando di gara, che prevedono il mantenimento del personale in servizio. La situazione però non è ancora chiara e il passaggio sta accumulando ritardi e incertezze.
I motivi dell’incontro sindacale e le parti coinvolte
L’incontro convocato a Latina su richiesta del sindacato CLAS ha visto coinvolte la società uscente Dussmann Service, quella entrante Vivenda, e i rappresentanti dei lavoratori. Il sindacato CLAS raggruppa la maggioranza dei dipendenti occupati in questo ambito. L’incontro aveva l’obiettivo di avviare e definire la procedura prevista dagli articoli 224 e seguenti del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore, e di rispettare le disposizioni stabilite dalla lex specialis della gara con la clausola sociale.
Durante la riunione, è emersa una posizione divergente tra Dussmann e Vivenda. La società che lascia il servizio è in attesa degli esiti di un ricorso, e finora non ha consegnato a Vivenda tutta la documentazione necessaria per procedere con le assunzioni dei lavoratori. Vivenda ha espresso la volontà di garantire la continuità del servizio e di assorbire il personale “con diritto”, ma può intervenire solo dopo aver ricevuto tutti i dati richiesti.
Le posizioni contrapposte e il ruolo del sindacato
Il confronto si è fatto acceso, ma non ha portato a un’intesa. Dal punto di vista tecnico, la procedura di cambio appalto prevede il trasferimento del personale dalla vecchia alla nuova società, con mantenimento delle condizioni contrattuali. L’ostacolo principale resta la mancata trasmissione della documentazione da parte di Dussmann. Così si rischia di compromettere l’occupazione di molti lavoratori e la continuità del servizio nel breve termine.
Il sindacato CLAS, con il segretario generale Davide Favero, ha monitorato con attenzione i passaggi e le richieste di entrambe le parti. Pur di salvaguardare tutti gli occupati, ha deciso di non interrompere il dialogo e di concedere un ulteriore spazio per trovare una soluzione. A tal fine, è fissato un nuovo incontro per il 30 giugno, per riavviare il confronto e tentare di superare le difficoltà emerse finora.
Il calendario e le prospettive per il passaggio di appalto
Il 30 giugno 2025 assume un ruolo decisivo nell’evoluzione della vicenda. Le parti si incontreranno per ritrovare un’intesa che consenta di rispettare tempistiche e diritti dei lavoratori dopo il cambio gestione del 1 luglio. Da questa data Vivenda dovrà entrare ufficialmente in carica, assumendo le responsabilità legate al servizio.
La situazione resta però sottoposta a un profondo scrutinio, le eventuali tensioni tra società potrebbero allungare i tempi o complicare il rapporto contrattuale dei dipendenti. Il Comune di Latina segue il caso da vicino, consapevole dell’impatto sociale dei servizi e dell’importanza di garantire cibo e assistenza a fasce deboli della popolazione.
Le prossime settimane saranno cruciali per il destino occupazionale di questi lavoratori e per la continuità di un servizio pubblico essenziale per la città. Dal confronto tra Dussmann, Vivenda e sindacato dipenderanno molte scelte che riguardano centinaia di famiglie locali.